Il nostro primo progetto con l’Azienda Agricola Scriani risale al 2020, si chiamava Twenty ed era un progetto ambizioso, nato per celebrare i 20 anni di attività dell’azienda. Per noi invece è stato l’inizio di un percorso molto più lungo, in cui Scriani si è pezzo dopo pezzo affidato alla nostra esperienza, ha fatto proprie le nostre idee e ci ha dato la possibilità di dare voce all’azienda su diversi mezzi e canali.

Nell’ultimo anno questa fiducia è culminata nel progetto di rebranding dell’azienda, in cui Scriani si è affidato ad Advision per riposizionare il proprio brand sul mercato con un nuovo logo, una nuova immagine e nuovo packaging per il proprio vino.

Scriani è un’azienda agricola di poco più di vent’anni, posizionata nel cuore della Valpolicella Classica, che si distingue per l’elevata qualità del prodotto. All’interno dell’azienda sono presenti attivamente due generazioni della famiglia Cottini che lavorano gomito a gomito verso un continuo miglioramento, verso nuove possibilità commerciali e nuovi prodotti.

Evoluzione è quindi diventato il concetto chiave del rebranding di Scriani: cercavamo un’immagine che rappresentasse visivamente la maturazione dell’azienda, che tenesse insieme le due identità generazionali della famiglia e trovasse un risvolto moderno, mantenendo comunque un legame con quegli elementi che sono stati colonne portanti della comunicazione dell’azienda per vent’anni. Semplice, no?

Le mani sapienti della nostra wine designer Silvia hanno saputo prendere tutto ciò e l’hanno trasformato in un’immagine moderna, pulita e incisiva in ogni suo elemento.

Il primo passo è stato il logo.
Il nuovo logo integra in un design pulito e moderno, l’iconica forma del rombo che ha accompagnato Scriani negli ultimi vent’anni. La calligrafia realizzata a mano dal nostro designer Alberto “since 1999”, aggiunge un pezzo di racconto al logotipo, riprendendo la storia degli Scrivani, da cui l’azienda prende il nome.



Al logotipo è stato aggiunto un pittogramma come nel logo originale, un elemento secondario distaccato che potesse vivere parallelamente nell’immagine dell’azienda. Per la creazione del pittogramma abbiamo studiato il rombo, trasformandolo in una schematizzazione dell’elemento grafico presente nel logo originale. Il risultato è una “S” di Scriani minimal ed elegante.



Siamo passati alle etichette.
Per il design delle etichette siamo partiti dal rombo dell’immagine originale. Questa forma perfetta ed equilibrata in cui tutti i lati sono uguali, si è messa in movimento, iniziando a evolversi e sovrapporsi per dare vita a nuove iconiche forme.

Quest’immagine è metafora dell’azienda e del prodotto Scriani, rappresenta le due generazioni che sovrapponendosi e lavorando insieme stanno creando qualcosa di sempre migliore.

La linea base utilizza l’intersezione tra i rombi che creando nuove forme, danno vita a un design unico e altamente riconoscibile.

La linea alta sfrutta invece la sovrapposizione, lavorando anche con due materiali differenti per aggiungere pregio al design. Il risultato è un percepito del prodotto molto più alto e sofisticato.

Parte fondamentale del redesign delle linee è stata la selezione dei materiali. In questa occasione ci siamo affidati a due eccellenze del settore, scegliendo le carte di UPM Raflatac e la lamina di Luxoro, per un risultato elegante di finissima qualità.

Al percorso di selezione dei materiali abbiamo deciso di associare un percorso di ricerca che andasse ad indagare più in profondità il gusto degli utenti, per trovare la variante giusta per raggiungere gli obiettivi del cliente. Abbiamo iniziato così un percorso con SenseCatch, un’azienda che si occupa di studiare l’attenzione visiva e il coinvolgimento emotivo, per comprendere il processo decisionale degli utenti.

SenseCatch si è quindi occupata di raccogliere dati oggettivi sul percepito a scaffale del prodotto, confrontando le nuove etichette di Scriani con diversi competitor a scaffale e ha testato diverse varianti del design per trovare la combinazione migliore per soddisfare anche il gusto estetico dei clienti.

In questi giorni abbiamo avuto l’occasione di presentare a Packaging Première 2024 il percorso di rebranding di Scriani e i risultati della ricerca di SenseCatch, aprendo una discussione su come il neuromarketing può essere di supporto al wine design.
Siamo particolarmente entusiasti dei risultati raggiunti con questo progetto, che diventa un nuovo tassello nel percorso che stiamo percorrendo con Scriani.

All’orizzonte sembrano esserci altre novità, vi conviene continuare a seguirci per scoprirle!