La parola calligrafia deriva dal greco καλλιγραϕία, cioè dalla composizione di καλλι- «calli-» e -γραϕία «-grafia», letteralmente significa “bella grafia”. Ma se il dizionario fornisce questa definizione, noi possiamo dire che la calligrafia è molto di più di scrivere bene, è un’arte che consiste nel tracciare parole, ma il cui risultato permette di andare oltre il significato semantico racchiuso nei tratti, per trasformarsi in un pezzo d’arte unico.

Se non è un’arte vecchia come il mondo, è quasi antica come l’umanità. Da quando abbiamo iniziato a utilizzare la parola per comunicare siamo andati naturalmente in cerca di modi che ci permettessero di rendere queste parole permanenti nel tempo, di trasformarle in ricordi. La pittura rupestre, la scrittura cuneiforme, i geroglifici e tutte le forme utilizzate nel tempo per fissare le parole sono progenitrici della calligrafia.
 
L’origine della tecnica possiamo collocarla nel 1600 a.C. in Cina, dove gli ideogrammi venivano tracciati con pennello e inchiostro. È in occidente però che è nata la scrittura come la intendiamo noi, dove i caratteri sono associati a un suono. Qui è nato “l’alfabeto” con il maiuscolo, il minuscolo e il corsivo come ancora lo insegnano a scuola.
 
A partire dai Fenici, passando per i Greci, gli Etruschi fino ai Romani si iniziarono a sviluppare caratteri e stili diversi fino ad arrivare alla Carolina minuscola, che si colloca un po’ come capostipite degli stili moderni che conosciamo. Da allora la calligrafia ha continuato a evolversi diventando complessa e articolata e poi più semplice e pulita, per permettere a più parole di entrare in una riga.
 

Con l’avvento della stampa questa disciplina non è più stata utilizzata per ricopiare manoscritti, lasciando spazio a metodi di diffusione più rapidi e riproducibili. La “bella” grafia è rimasta però presente fino all’arrivo della penna a sfera.
 
Nonostante la lunga storia la calligrafia è un’arte sempre più viva, anzi negli ultimi anni ha trovato una nicchia di appassionati che si sta allargando in modo esponenziale. Lasciare da parte la “praticità” per prediligere l’estetica ha permesso alla calligrafia di trasformarsi in una vera e propria arte, messa spesso a disposizione del design.



Nello sviluppo di un logo la calligrafia offre un mezzo in più per esprimere la peculiarità del brand e le sue sfaccettature. Un logo calligrafico trasmette un elemento di personalità molto importante, emergono le sfaccettature più umane proprio perché nasce da un tratto tracciato a mano, unico nel suo genere.