Lasciateci essere sentimentali. Anzi, lasciatevi andare un poco anche voi, perché la storia di Fira è semplicemente bellissima nella sua semplicità. Pietro e Zaffira. Due bambini, fratello e sorella, sullo sfondo delle vigne della Valpolicella.
È una Valpolicella diversa, però: siamo alla fine dell’800 e tante, tante cose erano assai diverse da oggi. Diverso il lavoro, diversa la società, diverso il ruolo della donna.
Qualcosa però è rimasto immutato: l’amore e la grande ammirazione che Pietro provava per Zaffira. Grande come il cielo.
Una donna eccezionale, fuori dal suo tempo
Zaffira era un personaggio fuori dal comune. Lo leggiamo nelle bellissime pagine del diario personale di Pietro. “Fira” era una donna forte, indipendente, che ha saputo affermarsi in una società che non aveva spazio per le donne e che ha ispirato Pietro a fondare Sartori.
“Fira” è l’omaggio di una famiglia a una delle sue ragioni d’essere. Ma è anche molto, molto di più.
Dedicato a Fira e alle donne
Fira è un vino speciale, perché è dedicato a tutte le donne. Sartori sostiene il programma di Borse di Studio e di lavoro gestito dall’associazione D.i.Re, volto a promuovere l’inserimento lavorativo delle donne in uscita da situazioni di violenza.