Transparency
Adesso basta.
Come diceva Ogilvy, “il consumatore non è un deficiente; il consumatore è tua moglie. Insulti la sua intelligenza se ritieni che un semplice slogan e alcuni aggettivi insulsi la convinceranno a comprare qualcosa. Lei vuole tutte le informazioni che puoi darle”.
E allora diciamolo: dietro a una grande cantina, ci sono un sacco di persone e di fornitori. Ci sono i conferenti, dai quali compri l’uva, e che spesso sono invisibili al pubblico, perché dire che l’uva non è tua fa brutto.
E invece no, non fa brutto.
Gli invisibili del vino
L'idea dietro al progetto Farina Transparency è tanto semplice quanto potente: raccontare al mondo i conferenti delle uve e restituire loro il valore che gli è dovuto.
Sono loro i protagonisti dei video creati per Farina Transparency. Vignaioli che mettono l'anima nel proprio lavoro, che sono cresciuti e invecchiati con gli stessi ritmi naturali delle vigne che coltivano.
Non c'era che un unico modo per mostrare tutto questo: riprenderli nella loro essenza, nel dialetto, nelle rughe, nei gesti di mani callose che hanno passato la vita in mezzo ai campi.
Più di un semplice video
Alla fine, Farina Transparency è diventato qualcosa di più. È un modo di pensare, una dichiarazione d’intenti: non nascondere nulla, perché non c’è nulla da nascondere.